Ricette Vegetariane e Vegane

Rainbow Pandoro

Un pandoro coloratissimo e buonissimo !

 Il riciclo divertente, facile, veloce e scenografico

In effetti non se ne può proprio più di sentire parlare di panettone e pandoro (o forse sì?). Sta di fatto che qualche pandoro è rimasto in dispensa mentre qualcun altro ci verrà tirato dietro in offerta e vuoi non approfittarne? Le scadenze -per quelli prettamente industriali- sono anche piuttosto lunghette (e i pandoro sono perfetti per deliziosi cake pops, lo sapevi?). L’idea mi è venuta chiacchierando su twitter. Girava il link della mia Rainbow Cake.

In questo caso ho fatto della normalissima Chantilly ma si possono adoperare infinite creme e poi procedere con i coloranti alimentari; meglio se in gel perché minore quantità/massima resa in termini di nuance. Al contrario dei liquidi poi,  non intaccano minimamente la consistenza di alcun tipo di crema. Scenograficamente sarebbe stato meglio se il pandoro fosse stato imbottitoaforzafinoaesplodere  (tutto attaccato talvolta rende molto meglio l’idea, convieni?) ma poi al momento del taglio mi avresti odiato inveendo e urlando il mio nome (nuuuu). Lo dico con cognizione di causa perché l’ho fatto. Con poca crema è nettamente meno scenografico il tutto ma più fattibile al momento di servire.  Basta fare il classico taglio “a stella” e quindi in orizzontale e spalmare la crema sulla superficie. Il gioco è fatto.

La Chantilly

Si prepara con 250 grammi di panna fresca liquida che abbia almeno il 40 per cento di grassi e 40 grazmmi di zucchero a velo. Monti la panna mettendo della vaniglia e man mano aggiungi lo zucchero: poi colori. È quella della Saint Honore e dei profiteroles per capirci. Credo che si sposi benissimo con il pandoro ma se vuoi provare qualsivoglia crema, pure quella al mascarpone procedi senza paura perché verrà benissimo ugualmente. Rimane l’idea.

 

Un’altra preparazione Rainbow

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28 COMMENTS

  1. Il pandoro arcobaleno mi farà uscire dal tunnel della droga da delirio tombolesco. Io lo so. (Mentite. Spudorati.) Lo sooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!

  2. Ma cosa dice Pani?! 😀 Stellina, sono proprio felice per quello che ci aspetta dall’11 in poi… io ci sono ,conta su di me! Ti voglio bene, tanto tanto… <3

  3. Non dieu…cosa mi tocca leggere a quest’ora tarda. Ho capito, anche stanotte non dormirò.
    Iaia…tu quoque eccetera eccetera.
    Vado ad accendere un cero davanti al pandoro che sarà giubilato domani.

    Ma ho letto bene? E’ proprio vero?

  4. Ma la cosa più crudele e’ la conclusione:Basta fare il classico taglio “a stella” e quindi in orizzontale e spalmare la crema sulla superficie. Il gioco è fatto.

    Incredibile, senza pietà

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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