Ricette Vegetariane e Vegane

A cutuletta ri Mulinciani (‘mbuttuta)

La Domenica di solito risparmio l’universo dalle mie assurdità ma non questa perchè mi sento particolarmente cattiva e acida (che io ho l’esame di giapponese eh! mica zuppa di miso e fichi!) . Non sono potuta andare allo Sherbet in quel di Cefalù per  assaggiare la granita sarda e le delizie di  Santo Musumeci (cielo quanto mi manca l’oro verde! Voglio annegare dentro un pozzetto di ennemila tonnellate di afro ciok e terminare l’esistenza così). In compenso ho un inviato speciale che alla faccia mia e del nippotorinese ci aggiorna su doppio malto e gusti stratosfericamente buoni via sms. Sto parlando di Sasetti, sì. Spernacchiamolo e invidiamolo, soprattutto.

Il genio indiscusso della gelateria italiana, Santo Musumeci, mi ha onorato inoltre informandomi che userà le mie parole ( cliccando qui il post in questione ) per dei depliant. E come non esserne onorata? 

Sperando che l’anno prossimo arrivi presto e che io possa stramazzare al suolo dopo essermi girata ogni stand e perire di congelamento intestinale, ma felice, colgo l’occasione per blaterare circa una ricetta velocissima ma gustosa in onore della mia terra. Un Autunno all’insegna dei profumi di Sicilia ci attende e lo avevo annunciato qui, ma anche qui e pure qui e credo puree basta altrimenti devo mettere link a caso.

Insomma per dire che, stanca di non essere individuata come la food blogger sicula più famosa del mondo pronta a solcare ogni red carpet mi capiti a tiro, pure quello del reparto psichiatrico che mi attende, il Gikitchen pullulerà di ricette sicule tradizionali belle unte e pesanti. E al diavolo la pasta con il kiwi, il pollo con le ciliegie e i cupcake charmant! Un tripudio di crispelle (con la i!) belle fritte e rifritte e cialde di cannolo cucinate nello strutto più grasso che ci sia! Ripieni strabordanti di creme al cioccolato e odori prepotenti di cannella! Pasta o furnu! ‘Ncaciata! Arriminata! Pasta a Norma e i puppetti! Roba che ti fa venir voglia di chiamare il reparto gastrologia preventivamente, insomma.

Intubati con una gastrite fulminante ci sorrideremo dai vetri dello stesso reparto. E così sia.

In tutto questo tripudio di salutismo culinario, immaginando questa tavola imbandita manco fossimo stati catapultati in qualche cena ciceroniana con tanto di tuniche bianche (sono loro a farci sembrare grassi eh! mica quella caponata fritta sopra il pane tostato nella sugna!), direi che bisogna innanzitutto cominciare con un pilastro (anche per pesantezza, sì)  portante della siculinità:

A cutuletta ri Mulinciani

(potete farmi un file audio con la vostra pronuncia? Custodirei gelosamente per ridere nei momenti bui, buttandomi per terra e battendo i pugni rotolandomi ilare. Vabbè basta. File audio)

Sì, perchè visto che saremo  immersi in questa siculinità non vedo il motivo di definire “cotoletta di Melanzane” quella che è e sara sempre A cutuletta ri Mulinciani (sicilian lesson number 1). Premesso che nella Sicilia orientale ti prendono a ceffoni se scrivi Melanzane perchè sapientemente e per inspiegabili ragioni la trascrizione regionale vuole che siano MELENZANE. Anche alla coop si sono adeguati e dopo i primi mesi di “melanzane” sui cartellini, hanno optato per l’idioma locale giusto per non turbare gli indigeni del luogo. Se vi trovate quindi nella mia (stramba) terra oltre a non toccare le banane a Palermo direi pure di non chiedere mai il reparto delle Melanzane, bensì melenzane o mulinciani. Questa semplice quanto tradizionalissima preparazione non è poi questo granchè nè richiede particolari abilità o dosi o blablabla. Adesso io potrei dire che con due fette non troppo spesse di melEnzane si può anche ottenere una porzione adeguata come secondo accompagnata da un’insalata o perchè no come idea di antipasto ma verrei ripudiata dalla mia terra. Perchè il vero siculo verace ne fa fuori almeno quattro senza batter ciglio. Direi che ognuno potrà basarsi sulla propria genetica e provenienza regionale.

Una cotoletta ordunque è composta da due fette non troppo sottili di melEnzane. Le due vengono bagnate con due uova precedentemente sbattute all’interno di un piatto (e salate leggermente). Proprio come nella classica preparazione della cotoletta alla milanese si procederà all’impanatura classica seguendo il passaggio uovo-pan grattato- entrambi i lati.

Su una melanzana si poserà una generosisssssssima fetta di mortadella e un bel pezzettone di formaggio (dal dopoguerra ad oggi nella cucina povera vi è un uso smodato di Galbanino o Galbanone. Al Siciliano fa proprio simpatia questo prodotto tanto che ve ne sono diverse imitazioni. Uno su tutti il Sikanino, prodotto pur sempre valido che furoreggia e che diventa vero e proprio antagonista tanto da poter riempire stadi e curve. Galbanino contro Sikanino). L’importante è non eccedere troppo con il formaggio perchè durante la cottura potrebbe liquefarsi eccessivamente e rovinare il tutto. C’è chi usa anche la provola ragusana e mi sentirei di consigliare esattamente questa. Non quella affumicata santo cielo, però.

Io confesso di non usare il formaggio nella Cutuletta ri Mulinciani proprio per tradizione familiare. Ci sono diverse variazioni di questa Cutuletta e io ve le mostrerò tutte perchè mi piace rovinarvi le giornate, ma senza ombra di dubbio quella con la mortadella qui in casa mia non va preparata con il formaggio ma solo con una spolveratina di parmigiano.

Richiusa con l’altra fetta di melEnzana verrà fritta in abbondantisssssssimo olio extra vergine di oliva. Fatta asciugare su degli scottex perchè si sa che le melEnzane più olio hanno e più ne vogliono, e servita CALDISSIMA.

Ecco. Perchè è inutile raccontarsela, il fritto in rarissimi casi (non ne ricordo uno ma vabbè è domenica chi se ne importa) va servito freddo ghiacciato.

La mortadella è un must nella cucina siciliana. Nella parmigiana tradizionale non vi è affatto il prosciutto bensì il maiale nella sua forma mortadellosa. Sarà che a noi il prosciutto cotto o crudo sembra stramaledettamente leggero.

Vuoi mettere tutte quelle palline di grasso mortadelloso?

Oh. Noi Siciliani sappiamo come far aumentare il colesterolo e ne andiamo anche parecchio fieri.

Augurando che Sasetti riesca a portarmi due vaschette da ennemilatonnellate di Oro verde (anche sciolto eh. Lo bevo tranquillamente senza batter ciglio!) non mi resta che augurarvi una bellissima domenica.

Che poi diciamocelo le Domeniche non sono mai bellissime.

La Fumettoricetta

 

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32 COMMENTS

  1. Voglio fare un commento serio.
    Finalmente!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    E basta co’ sta roba salutista, oppure nippogiappo! Evviva la sugna fritta!!!!!!!!!!!!!!

    • Posso dirti che questa rubrica è nata al 99 per cento per te? *ride soffocandosi e lancia cuoricini

      (equestinvernofacciamopure la rubrica Sugna fritta. HO DECISO )

  2. ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
    mi piace sopratutto il fatto che abbia deciso di sbaragliare la concorrenza delle altre foodbloggers a colpi di colesterolo.
    grande mossa XD
    ps in sardegna ci hanno fatto pure una canzone sulla melEnzana

    • Adesso tu sei costretta :
      1) a insegnarmi il testo
      2) ascoltarmi mentre la canto
      Perchè sempre in qualità di migliore amica iaiosa devisupportarmisopportarmi (e anche qui: cey dov’è? eh? dov’è?)

      Bene. Mi calmo.
      Noi quest’inverno faremo anche il lardo affumicatofrittonellasugna con contorno di salmonegrondantedigrassofrittoimpanato.
      E che siccome google reader non mi segnala tuoi nuovi post. Ora io controllo e poi con calma mi innervosisco.
      (speriamo sia l’opzione: gugolrider non funziona e ci sono1 23123123 post ad aspettarmi)
      (ma che poi caccacaneamoremio in brodo come la vedi?)
      (cistiamo preparando al calendario delle competiscion vero? io non seguo più nulla ormai ma ti prego nel caso segnalamele e trascinamiconteeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee)

      la canzone.
      vogliola canzone*disse battendo i piedini
      (devo dirti il nome di questo gelataio famosissimo sardo così mi dici se è vicino a te, lo conosci e soprattutto se possiamo morire insieme mangiando granite da lui )
      ti amo
      ma è ovvio
      cacchio.

  3. il fritto va servito freddo e ghiacciato? Uhm…siete strani voi siculi…Mi rincresce per Gurulo ma del resto, la vita da nano non è mai un fiume lungo e tranquillo. La settimana scorsa mia figlia voleva prendere un nano, uno dei sette, che stava proprio dietro a Biancaneve. Erano proprio identici a quelli che tirava fuori mia nonna per farci giocare, qui in questa casa.
    Le ho detto:
    “Guarda che rischi che te lo portino via”.
    “Chi?”
    “Il FILNG o il MALAG”
    “Meglio pensarci”.
    “Si, pensiamoci con calma. Adottare un nano da giardino non è una sciocchezza, serve responsabilità”.

    Bellissima la musiliquirizia! Sì, la liquirizia è musica. A seconda della durezza può assomigliare ad un basso (CIOMP, CIOMP quando è mola) oppure ad un triangolo (TINK, TINK 1quando si spezza fra i denti)

  4. avevo completamente dimenticato. completamente. le melanzane cucinate in questo modo. mia mamma me le faceva spessissimo quando abitavo ancora con lei. mio nonno era siciliano ed ora capisco tante cose. un bel tuffo nel passato e mi ritrovo a sbavare..

    in ogni caso il sudoku è una bella alternativa al blog nanoso ehhh
    gurolo è tornato nelle mani dei rapitori ed ora sono ramarri amari come la mia socia rapitrice pippimiau ribadisce spesso.
    dubito che la nostra stellina Piece(Peace)ofStar lo rivedrà presto. già.
    ti adoro.

  5. non ci credo!!! proprio oggi ho detto devo fare le cotolette di melanzane da mettere sul blog!!!
    ti adoro!
    tantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotanto

  6. Giulia!! Io adoro tutto ciò che è fritto nello strutto, in frigo ne tengo sempre un vasetto pronto uso per soddisfare anche eventuali voglie notturne di mortadella impanata (forse sto esagerando un pochino…)
    Le foto che fai sono sempre bellissime e le tue parole un incanto!
    Ti auguro un buon inizio settimana abbracciandoti e ringraziandoti di essere passata a farmi un salutino!!

    • Mariangela ma non ringraziarmi neanche. E’ davvero un piacere leggerti. Purtroppo a me manca il tempo ma quando posso leggo tutti gli arretrati e mi rilasso un po’.
      Grazie a te sempre per la compagnia, piuttosto.

      La mortadella impanata *_* sììììììììììììììììììììììììììììììììììììì

      ( che poi nello strutto santapizzetta vengon fuori ciambelle morbidissime ! )

      Un bacio enorme e un abbraccio fortissimo !

  7. la mia mamma le chiama “mullunciane”…ma lei è dell’agrigentino, altra zona altra pronuncia 😛
    insomma comunque siano….non me le ha mai fatte ste cose e ora LE PRETENDO! stasera le faccio la predica….

    • Mullunciane con due elle e una e ? !?
      *_*

      Santocielomammadipaolalasalvoiooooooooooooooooodallapredica *disse indossando un mantello bianco con su scritto ” cutulettidimulinciani *_*

  8. sai qual’è stata la cosa più emozionante del week end?? messaggiarmi con Pier! Si l’ho detto….almeno lui mi da soddisfazioni……quando gli mandi un sms, RISPONDE!

    e che diamine…….santo musumeci ha perso miseramente…..e stavamo constatando oggi che probabilmente ha perso, non tanto perchè il gelato non era buono, ma solo perchè non l’ha potuto assaggiare nessuno! In effetti sabato sera, dopo le 23, la metà degli stand aveva già finito il gelato e così gli sfigati come noi, che avevano visto lo spettacolo di Beppe Braida in piazza sono rimasti a bocca asciutta e ieri, dopo aver atteso per ore l’arrivo dei gelati, fino alle 15,30 (ora in cui mi sono rotto di aspettare) c’erano solo alcune postazioni operative, tra cui quella portoghese che ha vinto, ovvero “la crema di fichi secchi”!!!!!!

    Spero tu stia bene…magari l’oro verde ce lo prendiamo a randazzo insieme 🙂

    • Premesso che andremo a Randazzo a mangiare l’oro verde e il pirandello insieme ma santocielo *_* Santo Musumeci ha vinto!
      che io sappia ha vinto il premio della giuria

      Sono in confusione, adesso

      (e comunque sono gelosa. IO RISPONDO AGLIEEESSEMMMMESSE)
      (ok picchiami)

  9. IAIA!!!!… dovevi esserci!!! Grazie sempre per la tua stima!! Il mio gelato, Pirandello che tu hai assaggiato a Randazzo, ha vinto il premio della giuria popolare dello Sherbeth. Sono molto contento e TI ASPETTO!!!!!!

    • Signor Musumeci che onore !
      Ho visto sul sito ufficiale dello Sherbert e ho esultato come una matta.
      Vittoria meritatissima! non poteva essere diversamente!
      Grazie a lei per l’onore, piuttosto.

      Purtroppo non sono stata molto bene e non ho potuto affrontare il (mini) viaggio ma spero al più presto di poter venire da lei anche solo per stringerle la mano.
      Un abbraccio fortissimo !
      ed evviva il Pirandello !

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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