Ricette Vegetariane e Vegane

Cheesecake con Nutella e Mandorle di Agnese (Food Therapy)

Ingredienti
Per il guscio
300 g di biscotti Digestive
80 g di burro fuso
un cucchiaio di miele
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di sale
Per la crema
400 g di robiola
300 g di ricotta passata al setaccio
40 g di yogurt greco naturale [va bene anche il classico intero bianco, ma usando quello greco rimarrà più compatto]
150 ml di panna fresca
200 g di zucchero di canna
4 uova grandi
un cucchiaio colmo di fecola/amido/maizena
i semi di mezzo baccello di vaniglia
Nutella q.b.
Cioccolato fondente q.b.
Nocciole q.b.
Piccole variazione dovute a problemi di reperibilità in casa:
350 biscotti e 100 grammi burro
250 grammi di philadelphia (al posto della robiola), 250 grammi di mascarpone (al posto della ricotta), 100 grammi di panna (al posto di 150)
al posto delle nocciole abbiamo adoperato le mandorle
Procedimento: polverizzate i biscotti e mescolateli al burro, al miele, alla cannella e al sale. Utilizzate la pasta ottenuta per foderate uno stampo (22 cm) e mettete in frigorifero.
Accendete il forno a 160°C.
Amalgamate i formaggi con lo yogurt, la panna, lo zucchero, la fecola setacciata, le uova leggermente sbattute e la cannella.
Riprendete lo stampo dal frigorifero e versate la crema di formaggi dentro al crust.
In un pentolino, fate fondere a fuoco timidissimo qualche generosa cucchiaiata di Nutella. Distribuite sulla superficie del cheesecake, cercando di creare delle striature muovendo il cucchiaio [aiutatevi anche con un coltello], senza però mescolare totalmente i due composti.
Infornate per 55 minuti.Una volta rappreso [il tempo può variare da forno a forno], lasciate il dolce all’interno del forno spento [tenete uno spiraglio aperto con il manico di un cucchiaio di legno, o qualcosa di simile] fino a completo raffreddamento.
Mettete il cheesecake freddo in frigorifero, e ignoratelo come voleste farlo ingelosire. Poco prima di servirlo, circa una mezz’ora [o un paio d’ore, se volete che il cioccolato si solidifichi], sciogliete il cioccolato a bagno maria [o altro metodo a voi più congeniale] e usatelo per ricoprire il dolce. Tritate grossolanamente una manciata di tonde nocciole e distribuitela sul cheesecake.

Continuo a diventar matta con la storia di “La Cheesecake” o “Il Cheesecake”. A me viene spontaneo dire la. Poi leggo Agnese che scrive il. E solo un chilo di mandorle tostate e salate potrà, forse, salvarmi da tutto questo. Che sia il o la questa preparazione ha mandato al manicomio pazzi di gioia una discreta mandria di individui che continuano ad urlare ANCORA a gran voce. In tempi non sospetti epitetavo sulla mia pagina Facebook Agnese Negrini di Food Therapy come la regina indiscussa delle Cheesecake, proprio perché tra le molte cheesecake che ho fatto questa e un’altra che mostrerò (senza nessun tipo di variazione) sono state in assoluto tra le più idolatrate. In questi giorni pubblicherò preparazioni culinarie goduriosissime di tal tipo (Cheesecake Cannolo in arrivo e pure quella con Datteri e Acqua di Rose, che me l’hanno richiesta in tantissimi dopo averla vista su Instagram) prima di qualche settimana dedicata completamente al cibo leggero, ipocalorico e se vogliamo per certi versi dall’emblematico titolo (che aborro) “dietetico”. Questo perché prima di Natale una sorta di hashtag #primadimagnarmiottochilidipanettonefacciotregiornididietamisa vorrei proprio farlo partire. E’ un’idea brutta per caso?

Il grazie alla bionda riccia più bella della rete e non, che prima o poi dirà a noi comuni mortali come avere una capigliatura indimenticabile come la sua, e che la Cheesecake sia con voi (qui si progetta una versione RAW e Vegan Gluten Free insieme a Ombretta capace di racchiudere tutte le nostre piccolissime e non per nulla antipatiche esigenze).

(che diciamocelo dovremmo magnarci una fetta di questa e farla finita. OH!)

 

Altre Cheesecake?

Appunti su una Cheesecake Perfetta

 

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Iaia
Iaia
Grazia Giulia Guardo, ma iaia è più semplice, è nata il 12 12 alle 12. Il suo nome e cognome è formato da 12 lettere ed è la dodicesima nipote. Per quanto incredibile possa sembrare è proprio così. Sicula -di Catania- vive guardando l’Etna fumante e le onde del mare. Per passione disegna, scrive, fotografa, cucina e crea mondi sorseggiando il tè. Per lavoro invece fa l’imprenditrice. Digitale? No. Vende luce, costruisce e distrugge. Ha scritto un libro per Mondadori, articoli per riviste e testate e delira pure su Runlovers, la comunità di Running più famosa d’Italia; perché quando riesce nel tempo libero ama fare pure 12 chilometri. Ha una sua rivista di Cucina, Mag-azine, che è diventato un free press online. È mamma di Koi e Kiki, un labrador color sole e uno color buio, mangia veg da vent’anni, appassionata di cinema orientale e horror trascorre la sua giornata rincorrendo il tempo e moltiplicandolo.

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